Parole chiare e allo stesso tempo forti che hanno creato l'allarme in casa Inter: la conferenza di Antonio Conte alla vigilia del match con il Manchester United ha avuto l'effetto di creare un mini-terremoto, amplificando le scosse di mercato relative agli affari in corso d'opera.
Il tecnico si è lamentato della penuria di attaccanti a disposizione per affrontare impegni contro avversari prestigiosi: senza Icardi che è rimasto a Milano e con Politano infortunato (Lautaro è ancora in vacanza dopo le fatiche della Copa America), i soli Esposito e Longo con l'aggiunta di Colidio e Vergani non possono far dormire sogni tranquilli.
Per sbollire gli animi, Conte ha cenato assieme ai dirigenti presenti a Singapore: un incontro utile per chiarirsi e confermare gli obiettivi, mai come oggi da raggiungere a ogni costo.
A tal proposito è da registrare un'accelerata sul fronte Dzeko: come riportato da 'La Gazzetta dello Sport', la Roma è meno rigida sulla richiesta di 20 milioni. I nerazzurri ne offrono 12 e non è da escludere che alla fine della prossima settimana, dopo il viaggio a Nanchino di Marotta e Ausilio, arrivi la tanto attesa fumata bianca. Conte avrebbe così a disposizione il bosniaco per la gara di Macao contro il PSG.
E Lukaku? L'Inter aspetta una risposta per l'offerta di 65 milioni con pagamento dilazionato, consapevole che il Manchester United è un osso duro con cui trattare. Intanto il belga non scenderà in campo contro i meneghini, ulteriore indizio che però da solo non basta.
Tra le alternative c'è Rafael Leão che il Lille valuta 40 milioni: sul ragazzo sono vigili anche Juventus e Napoli. Rebic non convince al 100%, Cavani non è per ora una pista calda.