La Juventus concreta e spietata sembra aver lasciato il passo a una squadra capace di impreziosire vittorie e prestazioni col bel gioco: sta qui la differenza sostanziale tra Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri, due facce della stessa medaglia bianconera.
Nel corso dell'intervista rilasciata a 'La Gazzetta dello Sport', Giorgio Chiellini ha esposto le diverse visioni dei due tecnici, lontani tra loro a causa di modi di intendere il calcio che viaggiano in parallelo.
"Il mister vive molto di numeri, schemi, Sarri va molto sul tecnico, sempre. È competente e dedicato. Poi cerca anche di stimolare, ma la parte preponderante è sempre un’analisi scientifica di tutto. Numeri, dati. Max più si avvicina la gara più tende a trasmettere pure sensazioni. Le basi te le ha già date, qualcosa ti dice su quelle due o tre situazioni, non ti dà tante informazioni numeriche ma cerca di stimolare un po’ più le altre cose".
Eppure un punto di contatto esiste: è la voglia di vincere sempre ad accomunare Sarri e Allegri.
"Come ho detto prima non c’è un approccio migliore o peggiore. L’empatia che si deve creare fra l’allenatore e la squadra per mettere in pratica quello che vuole lui è la risorsa fondamentale. La cosa in comune tra Sarri e Allegri è che ambedue vogliono vincere. Il modo di arrivarci è diverso, ma non ne esiste uno migliore e uno peggiore. Secondo me la Juve vincerà se riuscirà a prendere il meglio di entrambi. Due grandi allenatori".