La Champions League è da anni ormai la massima competizione continentale per club e la cosa non è legata solo ad una questione di prestigio, ma anche a motivazioni meramente economiche, visto che il solo parteciparvi garantisce introiti eccezionali.
Da mesi si parla ormai della sua riforma e, sebbene la maggior parte delle grandi società europee sembra favorevole ad un cambio di format, sono diverse le leghe (comprese quelle di Serie A, Liga, Premier League e Ligue 1) che sono pronte a tutto pur di bloccare il progetto.
Attualmente la proposta prevede un torneo da 32 squadre divise in 4 gironi, il che vorrebbe dire far giocare ad ogni squadra almeno 14 partite. A ciò va aggiunto che la UEFA punta a garantire a 24 di queste 32 squadre la partecipazione anche per l’edizione successiva, cosa questa che renderebbe quindi del tutto inutile il piazzamento in campionato.
I vari tornei nazionali rischiano quindi di veder diminuire in maniera drastica la loro importanza, ma il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, intervistato dall’Associated Press, ha spiegato perchè la scia di polemiche che si è venuta a creare sia di fatto ingiustificata.
“La nostra è la migliora competizione al mondo e per ora non sappiamo se e quando ci saranno delle modifiche. Chi ci critica dovrebbe iniziare a pensare al bene del calcio nel proprio paese. Non c’è nulla da criticare. Abbiamo appena stabilito che fino al 2024 non cambieremo nulla, ma la UEFA è un’organizzazione dinamica che deve sempre esplorare e capire se le nostre competizioni possono essere migliorate. Il fatto di essere il migliore non vuol dire che non puoi migliorare ancora”.
Il numero uno della UEFA non ha escluso possibili cambiamenti.
“Siamo stati attaccati, ma noi siamo il massimo organo calcistico europeo e salvaguarderemo il nostro calcio. Io non amo le riunioni segrete, ma forse è quello che avremmo dovuto fare vista tutta questa ostilità. Veniamo criticati perchè c’è un’idea di cambiamento, ma non abbiamo ancora proposto nulla. Ci stiamo solo consultando”.