Primo punto stagionale per la Fiorentina. La compagine gigliata, dopo i ko patiti contro Napoli e Genoa, vede prolungarsi l’attesa per un ritorno alla vittoria che al Franchi manca da dicembre ma riesce a fermare la Juventus costringendola allo 0-0. Buona la prova degli uomini di Vincenzo Montella che hanno comandando il gioco per larghe fasi del match, ma che non sono riusciti a trovare il guizzo decisivo sotto porta.
Il tecnico viola, intervistato ai microfoni di Sky, si è detto soddisfatto della prestazione della sua squadra.
“Sono orgoglioso perché in questo inizio di campionato abbiamo fatto due partite e mezzo di altissimo livello contro avversari di altissimo livello, quasi imbattibili e questo vuol dire che noi ce la possiamo giocare. C’è poca continuità quando cambi diciotto giocatori ed è ovvio, ma oggi la squadra mi è piaciuta moltissimo. E’ stata una prestazione completa ma è mancato il goal, soprattutto poi sei tiri dodici volte dall’interno dell’area. Penso che anche i tifosi fiorentini siano orgogliosi oggi, è mancata la ciliegina della vittoria purtroppo”.
Montella oggi ha sorpreso in molti disegnando la sua squadra con un 3-5-2.
“Dopo il mercato ho tirato una riga. Dall’inizio del campionato sono arrivati quattro giocatori, quindi abbiamo bisogno di lavorare e di conoscerci, ci sono ragazzi che magari non si conoscono nemmeno per nome”.
La Fiorentina ha interpretato benissimo la partita contro la Juventus.
“Altre partite le avevamo un po’ interpretate male anche nel metterci in campo, però oggi rispetto alle prime uscite avevamo in campo un’età media superiore e la cosa aiuta. Abbiamo lavorato da inizio settimana con questa tattica, anche se avevamo alcuni giocatori in Nazionale. L’unica preoccupazione era legata ai tre difensori perché hanno fatto insieme un allenamento e mezzo, ma è questa la partita che volevo fare e l’atteggiamento che volevo tenere. Per un allenatore è meraviglioso essere seguito dalla squadra, non c’è vittoria più grande”.
Tra i migliori in campo di Fiorentina-Juventus non si può non menzionare Ribery.
“L’ho visto anche nell’amichevole contro il Perugia, poteva giocare 60’ ma mi ha chiesto di continuare e l’ha fatto con la stessa attenzione e la stessa concentrazione che si è vista oggi. Per lui tutte le partite sono uguali e questa è la mentalità del campione. Ha sbagliato un passaggio ma non ha accettato il fatto di poter mettere in difficoltà i suoi compagni e quindi nel finale ha fatto quello scatto in difesa nonostante non ne avesse più. E’ un giocatore che ci trasmette tanto, legge bene le situazioni”.
Anche contro la Juventus si è visto in campo un eccellente Castrovilli.
“Stravedo per lui. A Moena dopo due allenamenti abbiamo deciso di tenerlo e toglierlo dal mercato. Ha grandi potenzialità, ad oggi tra i centrocampisti di Serie A è quello che ha più cambio di passo. Se col tempo riuscirà a trovare anche qualche goal, potremo dire di aver trovato forse il degno erede di Antognoni”.