Sedici anni, tanti trionfi, con compagni e allenatori diversi. La carriera di Iker Casillas al Real Madrid è stata senza alcun dubbio ricca di soddisfazioni, ma anche di diverbi e incomprensioni. Uno dei periodi più difficile della sua permanenza ai Blancos fu agli ordini di Josè Mourinho.
Intervenuto al programma televisivo "Universo Valdano", il portiere spagnolo, oggi in forza al Porto, racconta del suo rapporto con lo Special One. "Penso che se capitasse di nuovo avrei preso il toro per le corna, avrei affrontato Mourinho. In quel momento invece ho preferito tacere, pensando fosse il modo migliore per continuare a onorare i colori del Real Madrid. Ad oggi nessuno è tornato per parlare dell'altro, meglio lasciar perdere".
Mourinho arrivò al Real Madrid dopo il Triplete con l'Inter, e il suo obiettivo era ben chiaro. "Il suo arrivo aveva un fine chiaro: competere con Barcellona. Erano momenti di grande tensione, stava venendo fuori un madridismo che non mi piace. Vincemmo anche la Liga, e avevamo la sensazione, secondo me sbagliata, di aver neutralizzato il Barcellona. Sembrava che ci fosse una guerra politica tra la Catalogna e la Spagna. Sono un madridista, non voglio altro che veder vincere il Real Madrid, ma non ho intenzione di arrivare ad un estremo del genere".
Il mirino delle critiche di Casillas si sposta poi dal suo ex allenatore al suo ex presidente, Florentino Perez. "Florentino ha riportato il Real Madrid al top, ma ogni medaglia ha il suo rovescio negativo. Per una squadra con giocatori di quello, vincere in tre anni una sola Supercoppa spagnola è uno score molto povero, per di più se ti chiami Real Madrid".