Zlatan Ibrahimovic ha avuto un impatto devastante, in campo e fuori dal campo. Lo racconta anche Hakan Calhanoglu, uno dei giocatori più 'colpiti' dall'arrrivo dello svedese.
Ai microfoni della 'Bild' l'ex Leverkusen e Amburgo ha parlato del rapporto che ha con Ibra e di una sua passione 'segreta': quella per la Turchia.
“Entrato nello spogliatoio è venuto subito verso di me e mi ha salutato. Mi ha detto che ha molti amici turchi, che stima il mio popolo per il calore umano che abbiamo. Mi ha anche detto qualche parola in turco, sa dire ‘Come va?’ e qualche altra frase. Mi ha detto che ascolta volentieri le canzoni turche”.
Le ripercussioni si vedono anche in campo: con lui è un Milan diverso, e lo ha affermato anche Calhanoglu, che ha spiegato di aver trovato uno Zlatan in grande condizione e che ha accresciuto il morale del Milan. Oltre a correggere gli errori dei compagni.
“Avevamo bisogno di un leader come lui, è in piena forma, è allenato. Quando è entrato in campo a San Siro i tifosi sono impazziti. Da quando c'è lui il morale è in crescita. Il Milan con Zlatan è tornato a vivere, è diventato ancor più stimolante e affascinante. Mi dice apertamente cosa sbaglio e cosa faccio bene. Mi mostra i miei errori, non gli interessa se sono d'accordo. Lo fa perché sa che è giusto così, e lo fa con tutti”.