Per Sensi siamo ai dettagli (firma prevista per martedì), per Barella sarà necessario attendere ancora un altro po' ma la volontà del giocatore è ben chiara: la nuova Inter che sta per nascere avrà una forte impronta italiana, e non solo per la presenza di Antonio Conte in panchina.
L'ex commissario tecnico della Nazionale ha già in mente i paletti da rispettare per far sì che il programma possa decollare: sì a una squadra dallo zoccolo duro nostrano e meno stranieri, in controtendenza rispetto allo stesso nome del club che da sempre si rifà all'internazionalizzazione della rosa.
La ciliegina sulla torta di matrice azzurra è Alessandro Florenzi: come spiegato da 'Tuttosport', il capitano in pectore della Roma è il rinforzo desiderato da Conte per le corsie laterali. Tanta esperienza internazionale alle spalle, il classe 1991 è considerato l'ideale per giocare in particolar modo sulla destra nel 3-5-2 'contiano' che prevede un grosso dispendio fisico e mentale da parte degli esterni.
Su quel lato ha giocato nella passata stagione Politano, appena riscattato dal Sassuolo nel nome di un'Ital-Inter che prevederà anche il recupero di Gagliardini, dato più volte in partenza per via di un minutaggio povero durante la gestione Spalletti.
Per Dzeko c'è sempre distanza tra l'offerta nerazzurra (12 milioni) e la richiesta della Roma (20): possibile che si giunga a un'intesa a metà strada come per Lazaro, altro esterno che l'Hertha Berlino valuta 25 milioni (17 più 2 di bonus la proposta meneghina).
L'Inter ha già bloccato due talentini francesi classe 2002: Lucien Agoumé del Sochaux ed Etienne Kinkoue del Troyes, entrambi pilastri della Francia Under 17. Loro italiani non lo sono ma, ciò che conta veramente, è che siano funzionali all'ambizioso progetto messo in piedi da Suning.