Nicolò Barella ha ammesso tutta la sua ammirazione per Lionel Messi, definito due giorni fa "il più forte della storia". Non sappiamo se nel suo futuro ci sarà il Barcellona o meno, di sicuro getterà il mercato in uno stato di imprevedibilità dando il via ad un'asta nei suoi confronti.
Già a gennaio ci furono dei tentativi per strapparlo al Cagliari, puntualmente falliti dal momento che la volontà del presidente dei sardi, Tommaso Giulini, era chiara: rinvio di qualsivoglia trattativa all'estate, quando le idee possono cambiare. E velocemente.
Il numero uno rossoblù ha rilasciato un'intervista al 'Corriere dello Sport', iniziando con una promessa particolare in caso di successo contro la Juventus nella sfida in programma il 2 aprile.
"Se batteremo la Juve, farò la processione di Sant'Efisio".
Il discorso si sposta poi, inevitabilmente, su Barella, mai stato veramente vicino all'addio a gennaio e dal futuro incerto. Magari ancora con la maglia del suo Cagliari.
"Non lo so neppure io (in riferimento alla prossima squadra di Barella, ndr), ma credo che sia un giocatore che può crescere ancora molto. Speriamo che continui a farlo con la nostra maglia".
Molti accostano Barella a Nainggolan, per Giulini il 22enne è anche meglio sotto l'aspetto tecnico rispetto al belga.
"È banale perché lo dicono tutti, ma mi viene in mente Nainggolan anche se Nicolò è più tecnico di Radja".
Il costo del cartellino si aggira su grandi cifre, il Napoli ha pensato seriamente a lui.
"La valutazione la fate voi e vedo che la scrivete spesso sui giornali. 45-50 milioni? Magari anche un pochino di più visto che il prossimo anno è il centenario della sua squadra del cuore. L'interesse del Napoli a gennaio era concreto. Sarri lo voleva? Sì. L'Inter? Solo chiacchiere".
Non ci resta quindi che attendere per capire dove finirà Barella o se ci sia qualche possibilità di permanenza sull'isola. Una cosa è certa: il grande passo arriverà. Resta da stabilire se prima o poi.