E' scontro aperto tra Brescia e Verona sul caso Balotelli. Dopo gli ululati razzisti del 'Bentegodi', infatti, la società lombarda è intervenuto in difesa del suo attaccante con un duro comunicato nei confronti degli scaligeri.
Il Brescia non ha digerito le dichiarazioni rilasciate da Juric e soprattutto dal presidente Setti, che al termine della partita hanno cercato di spiegare il comportamento dei tifosi del Verona.
"Il Brescia stigmatizza il comportamento di alcuni tifosi della squadra di casa che si sono resi protagonisti di un comportamento indegno e incivile, ai danni del giocatore Mario Balotelli. Non meno gravi, sono apparse le dichiarazioni di alti rappresentanti manageriali della società Hellas Verona, a televisioni e organi di stampa, nel tentativo di negare o minimizzare la gravità dell’accaduto".
La società lombarda sottolinea come l'episodio incriminato sia stato chiaro ed evidente.
"Quanto accaduto dalla zona interessata del campo di gioco non è stato infatti sentito solo dai giocatori del Brescia ma anche da quelli avversari e presumibilmente anche dal direttore di gara, tenuto conto delle immagini televisive che evidenziato come compagni di squadra, avversari e terna arbitrale abbiano ripetutamente cercato di convincere Balotelli a non lasciare il campo di gioco".
Tanto che, secondo quanto afferma il Brescia, la vicenda potrebbe avere ulteriori strascichi davanti al Giudice Sportivo.
"Gli ispettori federali presenti al Bentegodi hanno sentito i cori razzisti ai danni del nostro giocatore e pare siano intenzionati a chiedere un supplemento d’indagine alla Procura Federale, dopo che il giudice sportivo si sarà espresso sulla vicenda. Il Brescia Calcio esprime tutta la sua indignazione per il fatto che, ancora oggi, possano verificarsi episodi di questo genere e di tale gravità: questo pomeriggio è accaduto a un nostro giocatore ma sarebbe potuto accadere a chiunque altro, di qualsiasi squadra e la condanna sarebbe stata egualmente ferma e decisa".