Nella Juventus di Maurizio Sarri c'è un solo imprescindibile finora: Leonardo Bonucci. Il centrale e capitano bianconero, che ha ereditato la fascia dopo l'infortunio di Chiellini, non ha saltato nemmeno un minuto nella stagione in corso.
Intervistato a 'La Stampa', il numero 19 bianconero ha parlato dell'arrivo in panchina dell'allenatore ex Napoli e Chelsea, non nascondendo la sua sorpresa.
"Non ci ho creduto finché non l’ho visto arrivare. Sapevamo che con lui cambiavamo modo di interpretare le partite: lo stiamo facendo, ma è ancora tutto da scrivere e vogliamo che l’annata diventi storica. L’obiettivo è vincere, facendolo con il bel gioco. Se poi serve una partita sporca, si fa".
Il gioco di Sarri porta in dote grandi cambiamenti, soprattutto a livello di difesa, come spiega Bonucci evidenziando l'importanza della solidità difensiva.
"Un grande cambiamento, per noi difensori innanzitutto: dalla marcatura a uomo ad una a zona in qualsiasi parte del campo. Serve tempo per assimilare, ma questo lavoro inizia a dare i suoi frutti. E i grandi campionati si costruiscono sulle difese, noi per errori di concentrazione finora abbiamo preso goal evitabilissimi".
Le difficoltà le sta riscontrando anche Matthijs De Ligt, che si sta adattando a un calcio nuovo e a soli 20 anni è già un titolare della Juventus.
"Gli ho detto di stare sereno: ci siamo passati tutti in questi momenti, io anche l’anno scorso quando sono tornato... Lui è il difensore del futuro: deve entrare nei meccanismi e non è facile, perché fin da ragazzino è stato abituato a giocare uomo contro uomo".
Bonucci ha anche confrontato il lavoro di Maurizio Sarri con quello di Massimiliano Allegri, allenatore con cui ha lavorato 4 anni in bianconero vincendo 4 scudetti.
"Ognuno ha i propri modi di arrivare al massimo: Allegri l’ha fatto con 5 scudetti di fila e due finali di Champions, nulla si può dire. Ora c’è un altro modo di concepire il calcio e ci stiamo divertendo tanto con le idee di Sarri. Ci danno molto a livello di sicurezza e consapevolezza: ci auguriamo di vincere altrettanto".
Con il tecnico Livornese Bonucci ha anche vinto due derby che hanno cambiato la storia, uno dei quali nel 2015 è stato quello della svolta secondo il centrale livornese.
"Il derby più memorabile è quello del novembre 2014, goal di Pirlo al 93’. Quando vinci all’ultimo la gioia è più grande, figurarsi in un derby... Fu importante anche quello di Cuadrado (2-1, ottobre 2015, ndr) l’anno dopo. Eravamo in un momento difficile, forse l’unico di questi anni in cui c’era la sensazione di non farcela. Poi da lì abbiamo macinato punti su punti e abbiamo vinto lo scudetto: fu un vero spartiacque".
Le idee di Sarri stanno portando anche consapevolezza ai bianconeri a livello di Champions League, dove i bianconeri riescono a essere più padroni della partita.
"C’è una consapevolezza diversa: vogliamo scendere in campo ed essere padroni della partita. Negli anni passati facevamo fatica ad imporci in Champions, mentre ora c’è più sicurezza. Ci sentiamo forti, ma non dobbiamo cadere nella presunzione. Bisogna migliorare quando tutto sembra facile, perché quando dai le cose per scontate, poi ti scotti"