Dall’ottima doppia sfida contro il Milan alla vittoria del Camp Nou di domenica. Il momento del Betis Siviglia, tra Liga e Europa League, è decisamente in ripresa dopo un inizio difficile. Merito del rendimento sopra le attese di diversi membri dell’organico di Quique Setién, che ha come capitano una vecchia conoscenza del nostro campionato: l’ex Fiorentina Joaquin.
L’esterno spagnolo si è raccontato in una lunga intervista al quotidiano 'Marca', in cui è tornato sul trionfo dei suoi sul campo del Barcellona. Una partita in cui Joaquin ha trovato il goal, meritandosi applausi da tutto lo stadio al momento dell’uscita dal campo. "L'ovazione del Camp Nou alla mia sostituzione me la ricorderò per sempre. Lì per lì ero un po' arrabbiato, sarei voluto rimanere ancora in campo. Ma quel momento rimane indimenticabile anche perché è arrivato dopo che ho segnato un gol al Barcellona, in una partita poi vinta dala mia squadra”.
La prestazione contro il Barcellona dimostra come Joaquin, a 37 anni, possa ancora dire la sua, anche ad alti livelli e contro squadre di spessore. E dopo una partita così, è lecito interrogarsi sul futuro. “Ho ancora tanta voglia di giocare, nonostante la mia età. Ho ancora un altro anno di contratto e mi sono ripromesso di viverlo come se fosse il primo della mia carriera. Qui mi diverto, non voglio perdermi niente di questo periodo”. E se gioca così, Joaquin può sognare anche in rojo. "Mi addormento spesso con il sogno che Luis Enrique decida di chiamarmi in Nazionale. Tempo fa è stato convocato David Villa, che se lo è meritato, perché non posso sognare io lo stesso? So che è complicato, ma se arriverà, la vivrò come un sogno”.
In chiusura, un plauso al suo allenatore, Quique Setién, vero deus ex machina dei biancoverdi. “Spero di vederlo lavorare a lungo con il Betis, ci sta dando tanto. Ha una filosofia di gioco molto moderna, e credo che potrà allenare un club come il Barcellona”.