E’ durato poco più di un anno l’’esilio’ di Silvio Berlusconi dal mondo del calcio. Dopo aver vinto tutto ciò che si può anche solo sognare da proprietario del Milan, diventando uno degli uomini più titolati di sempre a livello calcistico, ha deciso a fine settembre di ripartire dal Monza, club che attualmente milita nel Girone B della Serie C.
Per la compagine brianzola, Berlusconi ha ovviamente progetti ambiziosi ma, soprattutto, sembra intenzionato a proporre un qualcosa di totalmente diverso per quelli che sono i canoni del calcio di oggi.
Berlusconi infatti, ha in mente un Monza che sia impeccabile tanto in campo quanto fuori. Parlando a margine di un convegno politico a Milano, l’ex numero uno del Milan, ha spiegato: “Abbiamo pensato ad un progetto molto particolare. Vogliamo una squadra giovane e tutta italiana. I nostri ragazzi devono avere i capelli sempre in ordine, e infatti a Monza c’è un parrucchiere già pronto a tagliarglieli gratis. I nostri giocatori non dovranno assolutamente avere tatuaggi e portare orecchini”.
Il nuovo Monza sarà anche un esempio in fatto di lealtà: “I nostri giocatori dovranno essere corretti in campo. In caso di fallo si scuseranno con i loro avversari e chiameranno l’arbitro ‘Signor arbitro’. Stringeranno la mano ai giocatori dell’altra squadra a fine partita, e non firmeranno con scarabocchi a coloro che gli chiedono autografi. I nostri giocatori saranno sempre a modo, vedremo un qualcosa di diverso rispetto al calcio di oggi”.
Negli ultimi giorni si è anche parlato della clamorosa ipotesi di vedere Kakà con la maglia del Monza, a chi gli ha chiesto del possibile arrivo dell’ex fuoriclasse brasiliano del Milan, Berlusconi si è limitato a rispondere con un sorriso mentre si allontanava.