18 dicembre 1999, una data storica per i tifosi del Bari e per il calcio italiano. In quella fredda serata di 19 anni fa, davanti ai 40.000 del San Nicola, nasceva la stella di Antonio Cassano.
Una stella tanto luminosa e abbagliante, quanto fragile e in dissolvenza come una meteora. Quella contro l'Inter era appena la sua seconda partita trai professionisti, ma in campo il veterano sembrava lui.
Fascetti quel giorno si affidò a lui e a un altro baby talento che ha in comune con Cassano una carriera di promesse non mantenute: Hugo Enynnaya. Fu lui a sbloccare la partita con un eurogoal dopo appena 7 minuti di gioco, scoppiando in lacrime durante l'esultanza.
A differenza di Cassano, però, Enynnaya non andò mai oltre a quello splendido goal, concludendo la carriera in Serie D ad appena 31 anni. A pareggiare i conti dopo pochi minuti ci pensò Christian Vieri, ma fu semplicemente il prologo di quella che è stata la notte di Fantantonio.
L'Inter vuole vincere a tutti i costi, l'allora tecnico nerazzurro Lippi manda in campo anche Recoba e Baggio, ma al minuto 88 succede qualcosa di magico. Cassano stoppa col tacco un lancio lungo di Perrotta dalla difesa, scherza Blanc e Panucci (non due qualsiasi) e infila Ferron con un destro sul primo palo.
E' delirio totale al San Nicola: Cassano corre incredulo sotto la curva e viene sommerso di abbracci da compagni, steward e persone non meglio identificate. L'arbitro Braschi lo ammonisce da regolamento, ma per un ragazzo nato e cresciuto a Bari vecchia al suo primo goal in Serie A andare sotto la curva era il minimo.
Quello era il Bari di Fascetti, che giocava ancora con l'ormai estinto ruolo di libero, interpretato dal marocchino Rachid Neqrouz. A difendere i pali c'èra il compianto Mancini, in mezzo al campo lo svedese-italiano Daniel Andersson con Markic, Collauto e un giovane Marcolini.
Di quel Bari, Cassano a parte, soltanto Perrotta riuscì ad arrivare a grandi livelli, laureandosi campione del mondo con l'Italia nel 2006. Nell'Inter invece i campioni erano tanti: Peruzzi, Panucci, Blanc, Zanetti, Jugovic, Vieri, Zamorano, Baggio e Recoba. Senza dimenticare l'infortunato Ronaldo.
Assurdo pensare che quella squadra, così piena di talento, non riuscì a vincere nulla, subendo l'anno successivo la clamorosa beffa del 5 maggio. E anche quella notte di quasi vent'anni fa, al San Nicola, l'unico vero campione fu un 17enne di nome Antonio Cassano,
IL TABELLINO
BARI-INTER 2-1: 7' Eninnaya (B), 13' Vieri (I), 88' Cassano (B)
Bari (1-3-4-2): Mancini (16' pt Gregori ), Neqrouz, Garzya, Innocenti, Del Grosso, Collauto, Andersson, Markic, Marcolini (2' st Perrotta), Enynnaya (20' st Olivares), Cassano. (Madsen, Ferrari, Bellavista, Giorgetti). Allenatore: Eugenio Fascetti.
Inter (3-5-2): Peruzzi (29' st Ferron), Panucci, Blanc, Colonnese (15' st Recoba), Zanetti, Cauet, Di Biagio, Jugovic, Georgatos, Zamorano (34' st Baggio), Vieri. (Moriero, Fresi, Simic, Dabo). Allenatore: Marcello Lippi.
Arbitro: Braschi
Ammoniti: Colonnese, Cassano