E sono 26. Il Barcellona si laurea campione di Spagna per la ventiseiesima volta nella propria storia, la quarta nelle ultime cinque edizioni della Liga. Il successo per 1-0 al Levante sancisce il matematico trionfo: l'Atletico Madrid, pur valoroso, è costretto ad arrendersi.
Manco a dirlo, la rete che ha deciso il titolo del Barcellona è arrivata grazie a Leo Messi. Entrato dalla panchina, l'argentino ha segnato il goal del titolo, che lo spinge sempre più vicino alla Scarpa d'Oro e ancor più, se ce ne fosse bisogno, nella storia del calcio.
Sono così 9 le lunghezze che, a tre giornate dalla fine, separano il Barcellona primo dall'Atletico Madrid secondo: 83 contro 74. A nulla è valso il successo di misura (1-0, autorete di Joaquin Fernandez) dei Colchoneros sulla Real Sociedad nel match delle 16.15: il criterio degli scontri diretti, favorevole alla capolista, è una sentenza. Anche in caso di arrivo a pari punti, insomma, a festeggiare sarebbe sempre il Barça.
I catalani si mettono così in saccoccia il ventiseiesimo titolo di Liga della propria storia. A comandare è sempre il Real Madrid, con 33, ma la distanza tra le due grandi rivali si sta assottigliando sempre più. Soprattutto per effetto delle ultime cinque annate, che hanno visto il Barça trionfare quattro volte e il Real una appena.
Per il Barcellona è il miglior modo possibile per approcciarsi alla sfida da mille e una notte di mercoledì sera: l'andata delle semifinali di Champions League contro il Liverpool di Salah, di Mané e compagnia cantante. Uno scontro tra titani del calcio europeo. Con il sogno di giocare 'in casa' la finalissima, in programma al Wanda Metropolitano di Madrid.
Non solo: sabato 25 maggio il Barcellona disputerà anche la finale della Coppa del Re contro il Valencia. Impegno non semplice, ma alla portata. E il desiderio dell'ambiente inizia a farsi sempre più concreto: un altro triplete, come nel 2009 e nel 2015. Il primo trofeo, intanto, è ufficialmente in tasca.