In un mezzogiorno di fuoco - non solo per le temperature - Napoli e Brescia danno vita ad un bella partita, che vincono per 2-1 i padroni di casa con le Rondinelle comunque promosse al termine di una prestazione di grande spessore. Incontro dai due volti: dominio azzurro nella prima frazione, molto più Brescia nella ripresa.
A differenza dell'ultimo turno infrasettimanale, va tutto come nei piani di Ancelotti. L'approccio del Napoli è quello giusto, i ritmi subito importanti e ad uno dei primi affondi - sull'asse Fabian-Callejon-Mertens - arriva il goal che sblocca l'incontro e lo mette in discesa.
Aver 'stappato' la partita consente al Napoli di attaccare senza assilli, libero di mente, con il Brescia per lunghi tratti schiacciato nella propria trequarti e incapace di ripartire con efficacia. Allan e Fabian dettano legge a centrocampo, Llorente si rende prezioso con tanto lavoro sporco e nel finale di prima frazione arriva anche il meritato raddoppio con Manolas sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
Qui il Napoli ricasca nel solito errore: stacca la spina nell'intervallo e non rientra in campo con lo stesso piglio. Gli azzurri sprecano in un paio di occasioni l'opportunità di chiudere l'incontro con il tris e lasciano rientrare in partita il Brescia.
Le Rondinelle con il passare dei minuti guadagnano metri e fiducia, trascinati da un Tonali sempre più sicuro del suo status di leader tecnico, e trovano il goal del 2-1 con Balotelli a circa venti minuti dallo scadere.
Il finale di partita viaggia così su binari decisamente imprevedibili, con il Brescia padrone del campo, protagonista di un forcing intenso e coraggioso, e il Napoli alle corde sul piano fisico e mentale. Gli azzurri stringono e denti e riescono a portare a casa, seppur soffrendo, tre punti fondamentali per non perdere il ritmo di Inter e Juventus. Ma per Ancelotti ce n'è ancora di lavoro da fare.
September 29, 2019