Nell'ennesima stagione sorprendente dell'Atalanta, c'è sempre un minimo comune denominatore nella squadra di Gasperini: Alejandro 'Papu' Gomez. L'argentino si è raccontato oggi alla 'Gazzetta dello Sport', tra obiettivi in Champions e sogni praticamente impossibili.
Si comincia dalla Serie A e dall'obiettivo minimo che la squadra si pone.
"Vogliamo restare nelle prime sei-sette posizioni: ora non dico di più, perché anche lo scorso anno non facevamo certi pensieri, ma solo i risultati ci hanno dato la forza di crederci e raggiungere il traguardo. Ci sono tante squadre di livello: anche il Cagliari, che ha più qualità dell’anno scorso".
Nonostante la situazione in Champions League non sia delle più semplici, per usare un eufemismo, Gomez si dimostra capitano anche dal punto di vista caratteriale e prova a spronare i compagni.
"Crediamo fortemente nel passaggio del turno in Champions: dipende da noi. Dovremo essere intelligenti con la Dinamo, poi andremo a giocarcela a Kharkiv".
Gomez si lancia anche in una scommessa-Scudetto, con il suo classico senso dell'ironia.
"Non scherziamo, sarebbe fuori dalla logica, gli scudetti si vincono a 90 punti perdendo due volte in un anno. Belli i sogni, ma qui siamo ben oltre. Per una cosa del genere, smetterei di giocare il giorno dopo: a cosa servirebbe continuare?".
Infine il Papu ammette di non aspettarsi più una chiamata dalla nazionale argentina.
"Mi piacerebbe, ma non me lo aspetto: l’Argentina sta puntando sui giovani. Faccio ancora la differenza in Italia, ma capisco l’esigenza di fare spazio alla nuova generazione".