"Non c'era nervosismo. Eravamo tutti molto tranquilli, con la testa alla gara. Arrivammo con Khedira recentemente operato, con Pepe, Ronaldo e Benzema con fastidi muscolari. Mi ricordo benissimo il gesto di Pepe. Fu onesto con me, con i compagni e con il club", ha raccontato Ancelotti.
Il tecnico del Napoli rimase sorpreso dalla sincerità di Pepe: "Alla vigilia della finale mi disse che non avrebbe potuto giocare, che al minuto 15 mi avrebbe chiesto il cambio perché gli faceva male la caviglia. Non è facile per un giocatore rinunciare alla finale di Champions, però lui lo fece per il bene del gruppo. Mi dimostrò di essere un grande professionista".
"È tutto nella mia testa. È qualcosa che non dimenticherò mai. Il giorno prima eravamo tranquilli. Sapevamo che era molto importante vincere, che la motivazione era massima, che era il grande obiettivo. Le pressioni diventarono moitivazioni per vincere la finale", ha consluso Ancelotti.