Estetica contro concretezza, applausi contro vittoria o più semplicemente Allegrismo contro Sarrismo : ci risiamo. Durante la conferenza pre Juventus - Sassuolo , infatti, il tecnico bianconero a precisa domanda è tornato a parlare della sua filosofia di calcio spiegando ancora la differenza con quella dell'attuale allenatore del Chelsea.
"No, non voglio che l’Allegrismo entri nel vocabolario . Io vorrei che si tornasse ad avere il piacere di vedere un ragazzo giocare a calcio. Alla Juventus abbiamo un ragazzo del 2001, che si chiama Fagioli: vederlo giocare è un piacere, perché conosce il calcio.
Conosce i tempi di gioco, sa come ci si smarca, quando si passa la palla, come si passa la palla. E' bello vederlo giocare ", sottolinea Allegri.
Chiara quindi la diversa di filosofia rispetto a Sarri: il singolo prima degli schemi. Una filosia peraltro sempre sposata da Allegri che anche in sede di calciomercato, a differenza di tanti altri colleghi, non chiede mai calciatori 'funzionali al progetto' ma 'giocatori bravi'.
A metterli in campo poi ci pensa lo stesso Allegri che d'altronde, nei quattro anni passati alla Juventus, ha spesso cambiato moduli proprio in funzione delle caratteristiche dei singoli.
In tutto questo però, dopo la conferenza del tecnico, a prendersi la ribalta almeno per qualche ora è stato Nicolò Fagioli: centrocampista, classe 2001 e arrivato alla Juventus quando aveva solo 14 anni.
Il ragazzo aveva già colpito Allegri durante la tournée estiva negli USA e anche ieri è stato tra i protagonisti nella vittoria ottenuta al debutto dalla Primavera bianconera contro la Sampdoria. Il futuro, insomma, è tutto dalla sua parte. Allegri ci crede.