Bastava vincere per essere ad un passo dal traguardo e ciò è avvenuto. Il Barcellona scende in campo a Vitoria-Gasteiz senza Messi e con Coutinho nel tridente: Ter Stegen; Semedo, Piqué, Umtiti, Sergi Roberto; Busquets, Arturo Vidal, Aleñá; Coutinho, Dembelé, Suárez.
l padroni di casa di Abelardo rispondono con Pacheco; Vigaray, Ximo, Laguardia, Ely, Duarte; Tomás Pina, Wakaso; Rolan, Jony, Borja Bastón.
Pronti, via, il Barcellona si rende subito pericoloso: Coutinho intercetta sulla trequarti dell'Alavés e serve Suárez che entra in area e prova il diagonale di sinistro: bravo Pacheco a respingere; sulla ribattuta, Coutinho calcia su un difensore e successivamente perde palla.
Sembrerebbe tutto facile, ma i blaugrana faticano ad impostare contro un avversario che si difende bene e riparte in velocità. Il gioco rallenta e vi sono poche occasioni per entrambe le squadre.
La partita è nervosa: al 32esimo, Jony si becca un giallo per proteste su uno strattone di Vidal non ravvisato dall'arbitro Cordero Vega.
Ely prova due volte di testa allo scadere di primo tempo a mettere apprensione a Ter Stegen, invano.
La prima frazione, noiosa, si chiude in parità.
Abelardo butta dentro Brasanac al posto di Rolan ad inizio ripresa; la partita diventa pimpante con azioni da una parte e dall'altra.
Al 54esimo, doccia fredda per i padroni di casa: scambio sulla trequarti avversaria tra Vidal e Sergi Roberto con quest'ultimo che serve al centro Suárez: velo per l'accorrente Aleñá che di sinistro deposita il pallone a fil di palo alla destra di Pacheco; il Barcellona si porta in avanti.
Non passano cinque minuti che Piqué si vede annullare un gol che scaturisce da una mischia in area: Mateu Lahoz, dalla sala VAR, avvisa l'arbitro di un tocco di mano in area; Cordero Vega guarda le immagini e decreta la massima punizione in favore dei blaugrana: Pina ha toccato il pallone con un braccio.
Suárez si presenta davanti a Pacheco e lo trafigge alla sua sinistra, nonostante l'estremo difensore dell'Alavés intuisca il lato.
Qualche minuto dopo, comincia la girandola di cambi: si avvicendano Messi e Dembélé, Alba e Semedo e nel finale Arthur ed Aleñá, per i blaugrana; mentre per i padroni di casa entrano Twumasi e Guidetti al posto di Ely e Jony.
Non succede nulla se non qualche tentativo fuori misura di Jony, prima, e di Coutinho nel finale.
È 0-2 al Mendizorroza: Barcellona che allarga le braccia per accogliere il titolo, che potrebbe arrivare già domani in caso di sconfitta dell'Atlético contro il Valencia.
Se così non fosse, basteranno soltanto altre tre lunghezze.