A poche settimane dall'annuncio del ritiro dal calcio giocato, Claudio Marchisio ha ricevuto - assieme a Sara Simeoni - il Premio Liedholm, riconoscimento che guarda non solo ai risultati sportivi, ma anche ai valori espressi fuori dal campo.
Intervistato da 'Tuttosport', l'ex Principino bianconero non si sottrae alla domanda su Antonio Conte all'Inter, qualcosa difficile da digerire per i cuori juventini.
"Ha cambiato sponda, non c'è da stupirsi. È stato scelto per un progetto importante, una proposta che ha fatto bene ad accettare. Si vedono già i primi risultati, la squadra cresce, recepisce le idee tattiche, ha identità forte ed equilibrio. Di lui ricordo la grandissima capacità di tirare fuori tutto quello che avevamo dentro. Il 'sacro fuoco' come lo chiama lui: in tutti, anche in chi aveva già vinto tanto. È una capacità tutta sua".
Marchisio non ha rimpianti per non aver potuto lavorare con un maestro del gioco come Maurizio Sarri, che sta già dando la sua impronta alla Juventus. L'augurio è che - anche senza di lui - la Vecchia Signora possa finalmente alzare al cielo la Champions League.
"Ci può essere la curiosità, ma io ho fatto altre scelte. Sta lavorando bene e, quando c'è un cambio, anche radicale, dopo molti anni, i giudizi affrettati non servono. Da bianconero per sempre, vedo una squadra che gioca buon calcio, che dà prove di forza. Ha una identità tattica diversa, ma può fare strada anche in Europa. Auguro ai miei amici di regalarmi, e regalare a tutti, il trofeo che, a me, sul campo manca".
Infine un paio di battute su Cristiano Ronaldo e Mario Mandzukic, protagonisti per motivi diversi in questo inizio di stagione.
"Ronaldo avrebbe dovuto scusarsi? Non sta a me dirlo: certe decisioni si prendono anche dentro lo spogliatoio- Chi consiglierei al Milan tra Ibrahimovic o Mandzukic? Il Milan ha ottimi uomini di calcio che possono scegliere. Io dico solo che, da amico, mi dispiace vedere Mandzukic ai margini".