Non ha certo avuto regni a lungo termine come Arsenal e Manchester United, anzi. In casa Chelsea il cambio dell'allenatore è all'ordine del giorno, anche se il tecnico in questione ha un lungo contratto con i Blues di Londra. Per Abramovich però nessun problema: pagamento post addio e tutti d'accordo.
L'ultimo della lunga listi di addii nonostante un contratto in essere potrebbe essere Sarri, nel mirino della Juventus. Qualche giorno fa però il Chelsea ha superato i 100 milioni di euro per quanto riguarda i pagamenti agli allenatori nell'era Abramovich. E non quelli da contratto, ma quelli post addio. Quando un altro tecnico siedeva sulla panchina londinese.
105, precisamente, i milioni spesi dal presidente del Chelsea come risarcimento ai tecnici licenziati nel corso degli ultimi quindici anni. Una cifra abnorme, anche per i grandi club, poco propensi ad esonerare i proprio tecnici, se non dopo annate particolarmente deludenti.
In questo senso Abramovich è l'assoluto re, capace di sfondare quota cento per pagare i suoi ex allenatori. Quello che ha usufruito maggiormente delle buonuscite è stato sicuramente Mourinho, pagato 26 milioni nel 2007 e dunque 9 nel 2015, per un totale di 35 milioni e mezzo provenienti dal Chelsea.
Il Chelsea ha pagato 35 milioni a Mourinho e il suo staff, mentre per il resto degli allenatori allontanati Abramovich ha dovuto aprire il portafoglio solamente per il tecnico partente: Ranieri, Ancelotti, Conte, Grant, Villas-Boas, Di Matteo e Scolari, chi più chi meno, hanno portato la spesa sulle tre cifre.
Mentre si cerca di fare luce sul futuro del Chelsea, che sarà ufficiale solamente dopo la finale di Europa League, intanto è stato proprio il pagamento per la causa persa con Conte ha far schizzare in alto la cifra spesa dal presidente. Che Sarri possa innalzare ancor più il dato?